FAQ Verifiche di messa a terra

FAQ Verifiche di messa a terra

Denuncia e verifica:
chi deve farle

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Datore di lavoro

L’obbligo di denuncia e verifica periodica dell’impianto di terra grava sul datore di lavoro (cioè il titolare dell’attività). Se nell’attività non ci sono dunque dipendenti, l’obbligo non sussiste. Sono assimilati ai dipendenti i soci lavoratori, i tirocinanti ed i volontari. Devi presentare la denuncia entro 30 giorni dal momento in cui inizi ad utilizzare l’impianto.

Proprietario dell’immobile

Se sei il proprietario dell’immobile non hai l’obbligo di denuncia e di verifica dell’impianto di terra. In qualche (raro) caso il proprietario decide di far effettuare lui le verifiche della messa a terra per conto delle aziende alle quali affitta l’immobile, ma si tratta di una scelta e non di un obbligo.

Più negozi in un condominio

Se in un condominio ci sono più negozi, il datore di lavoro (titolare) di ogni negozio deve presentare la propria denuncia e poi effettuare le proprie verifiche della messa a terra.

Imprese familiari

Se hai un’impresa familiare, non hai l’obbligo di denuncia e verifica della messa a terra.
Attenzione però che in base al codice civile, un’attività gestita da familiari, ma esercita in forma societaria (società semplice, snc, sas, srl), non è un’impresa familiare.
Inoltre, non sei un’impresa familiare se hai anche soltanto un dipendente.

Studio associato senza dipendenti

Uno studio associato in cui lavorano più professionisti, ognuno con la propria partita iva, e che non ha dipendenti, non ha l’obbligo di denuncia e verifica dell’impianto di terra. Se invece lo studio opera con una propria partita iva, oppure ha almeno un dipendente (o assimilato), ha l’obbligo di denuncia e verifica dell’impianto di terra.

Associazione sportiva o culturale

Un’associazione sportiva o culturale ha l’obbligo di denuncia e verifica dell’impianto di terra se per tale associazione lavora almeno un dipendente oppure un volontario.

Cantieri

La denuncia dell’impianto di terra va presentata anche per i cantieri che durano più di 30 giorni. L’obbligo di denuncia grava sull’impresa edile che gestisce il cantiere.

Datore di lavoro

L’obbligo di denuncia e verifica periodica dell’impianto di terra grava sul datore di lavoro (cioè il titolare dell’attività). Se nell’attività non ci sono dunque dipendenti, l’obbligo non sussiste. Sono assimilati ai dipendenti i soci lavoratori, i tirocinanti ed i volontari. Devi presentare la denuncia entro 30 giorni dal momento in cui inizi ad utilizzare l’impianto.

Proprietario dell’immobile

Se sei il proprietario dell’immobile non hai l’obbligo di denuncia e di verifica dell’impianto di terra. In qualche (raro) caso il proprietario decide di far effettuare lui le verifiche della messa a terra per conto delle aziende alle quali affitta l’immobile, ma si tratta di una scelta e non di un obbligo.

Più negozi in un condominio

Se in un condominio ci sono più negozi, il datore di lavoro (titolare) di ogni negozio deve presentare la propria denuncia e poi effettuare le proprie verifiche della messa a terra.

Imprese familiari

Se hai un’impresa familiare, non hai l’obbligo di denuncia e verifica della messa a terra.
Attenzione però che in base al codice civile, un’attività gestita da familiari, ma esercita in forma societaria (società semplice, snc, sas, srl), non è un’impresa familiare.
Inoltre, non sei un’impresa familiare se hai anche soltanto un dipendente.

Studio associato senza dipendenti

Uno studio associato in cui lavorano più professionisti, ognuno con la propria partita iva, e che non ha dipendenti, non ha l’obbligo di denuncia e verifica dell’impianto di terra. Se invece lo studio opera con una propria partita iva, oppure ha almeno un dipendente (o assimilato), ha l’obbligo di denuncia e verifica dell’impianto di terra.

Associazione sportiva o culturale

Un’associazione sportiva o culturale ha l’obbligo di denuncia e verifica dell’impianto di terra se per tale associazione lavora almeno un dipendente oppure un volontario.

Cantieri

La denuncia dell’impianto di terra va presentata anche per i cantieri che durano più di 30 giorni. L’obbligo di denuncia grava sull’impresa edile che gestisce il cantiere.

Denuncia e verifica:
come farle

Obblighi verso gli Enti di controllo

L’impianto di terra deve essere denunciato all’INAIL ed alla ASL/ARPA/ATS. La denuncia all’INAIL va presentata tramite il portale CIVA. La denuncia alla ASL/ARPA/ATS va presentata scaricando lo specifico modulo dal relativo sito internet. All’INAIL va inoltre comunicato il nominativo dell’Organismo che esegue ogni verifica della messa a terra. Se l’impianto subisce modifiche sostanziali, occorre comunicarle all’INAIL, sempre tramite il portale CIVA ed alla ASL/ARPA/ATS tramite lo specifico modulo scaricabile dal relativo sito.

Documenti per la denuncia

Il documento essenziale per la denuncia dell’impianto di terra è la dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico rilasciata dall’installatore. Occorre inoltre il nome del progettista dell’impianto elettrico, che dovrebbe essere indicato nella dichiarazione di conformità.

Esame della denuncia

L’INAIL controlla ogni denuncia dell’impianto di terra che gli viene presentata: prima di presentare all’INAIL la dichiarazione di conformità è quindi meglio controllare che sia idonea e corretta.

Come si conclude la denuncia

Per la denuncia dell’impianto di terra alla ASL/ARPA/ATS non è prevista una risposta di tale Ente. L’INAIL comunica invece al datore di lavoro la matricola dell’impianto, se la denuncia è andata a buon fine, oppure eventuali problemi che ha rilevato: se il datore di lavoro non risolve tali problemi, l’INAIL respinge la denuncia, senza applicare sanzioni.

A chi devo affidare la verifica

Devi affidare la verifica della messa a terra ad un Organismo abilitato dal Ministero o, in alternativa, alla ASL/ARPA/ATS. Non puoi invece affidare la verifica dell’impianto di terra al tuo installatore o progettista di fiducia e neanche al tuo RSPP, perché sono incompatibili.

Da quale anno è previsto l’obbligo della denuncia

L’obbligo della denuncia dell’impianto di terra sussiste dal 1959: se non hai denunciato il tuo impianto, sei dunque senz’altro fuori regola. Solo dal 2020 è stato però istituito il portale dell’INAIL che raccoglie le denunce di tutti gli impianti di terra: questa novità è molto importante, perché consente all’INAIL di individuare in modo semplice le aziende irregolari.

Obblighi verso gli Enti di controllo

L’impianto di terra deve essere denunciato all’INAIL ed alla ASL/ARPA/ATS. La denuncia all’INAIL va presentata tramite il portale CIVA. La denuncia alla ASL/ARPA/ATS va presentata scaricando lo specifico modulo dal relativo sito internet.
All’INAIL va inoltre comunicato il nominativo dell’Organismo che esegue ogni verifica della messa a terra.
Se l’impianto subisce modifiche sostanziali, occorre comunicarle all’INAIL, sempre tramite il portale CIVA ed alla ASL/ARPA/ATS tramite lo specifico modulo scaricabile dal relativo sito.

Documenti per la denuncia

Il documento essenziale per la denuncia dell’impianto di terra è la dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico rilasciata dall’installatore. Occorre inoltre il nome del progettista dell’impianto elettrico, che dovrebbe essere indicato nella dichiarazione di conformità.

Esame della denuncia

L’INAIL controlla ogni denuncia dell’impianto di terra che gli viene presentata: prima di presentare all’INAIL la dichiarazione di conformità è quindi meglio controllare che sia idonea e corretta.

Come si conclude la denuncia

Per la denuncia dell’impianto di terra alla ASL/ARPA/ATS non è prevista una risposta di tale Ente. L’INAIL comunica invece al datore di lavoro la matricola dell’impianto, se la denuncia è andata a buon fine, oppure eventuali problemi che ha rilevato: se il datore di lavoro non risolve tali problemi, l’INAIL respinge la denuncia, senza applicare sanzioni.

A chi devo affidare la verifica

Devi affidare la verifica della messa a terra ad un Organismo abilitato dal Ministero o, in alternativa, alla ASL/ARPA/ATS. Non puoi invece affidare la verifica dell’impianto di terra al tuo installatore o progettista di fiducia e neanche al tuo RSPP, perché sono incompatibili.

Da quale anno è previsto l’obbligo della denuncia

L’obbligo della denuncia dell’impianto di terra sussiste dal 1959: se non hai denunciato il tuo impianto, sei dunque senz’altro fuori regola. Solo dal 2020 è stato però istituito il portale dell’INAIL che raccoglie le denunce di tutti gli impianti di terra: questa novità è molto importante, perché consente all’INAIL di individuare in modo semplice le aziende irregolari.

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Periodicità delle verifiche

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Periodicità delle verifiche

La verifica della messa a terra va fatta ogni 2 anni nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio (marci), negli ambienti medici, nei luoghi con pericolo di esplosione e nei cantieri. Ogni 5 anni negli altri luoghi. I luoghi marci sono quelli in cui il rischio di incendio è maggiore rispetto agli ambienti ordinari: in generale sono marci i luoghi compresi nel DPR 151/2011 ed inoltre i luoghi non compresi nel minicodice antincendio.

La scadenza della verifica è vincolante?

La verifica della messa a terra va fatta entro la scadenza della verifica precedente: se passa la scadenza e la nuova verifica non è ancora stata effettuata, sei scoperto finché non viene eseguita la nuova verifica.

Quando devo fare una verifica straordinaria?

Se modifichi il tuo impianto in modo sostanziale, devi affidare ad un Organismo l’incarico di effettuare una verifica straordinaria della messa a terra.

Periodicità della verifica in un negozio

La verifica della messa a terra va fatta ogni 2 anni se il negozio si trova in un centro commerciale, o in un outlet, oppure se il negozio ha una superficie > 400 m2, compreso il magazzino.

Periodicità della verifica in un estetista

In un negozio di estetica la verifica della messa a terra va fatta ogni 2 anni perché gli estetisti sono equiparati agli ambienti medici.

Periodicità della verifica se c’è una centrale termica

Se l’azienda ha una centrale termica, la verifica della messa a terra va fatta ogni 2 anni se la centrale termica ha una potenza > 116 kW.

Periodicità della verifica in una palestra

La verifica della messa a terra va fatta ogni 2 anni se la palestra ha una superficie > 200 m2.

Periodicità delle verifiche

La verifica della messa a terra va fatta ogni 2 anni nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio (marci), negli ambienti medici, nei luoghi con pericolo di esplosione e nei cantieri. Ogni 5 anni negli altri luoghi.
I luoghi marci sono quelli in cui il rischio di incendio è maggiore rispetto agli ambienti ordinari: in generale sono marci i luoghi compresi nel DPR 151/2011 ed inoltre i luoghi non compresi nel minicodice antincendio.

La scadenza della verifica è vincolante?

La verifica della messa a terra va fatta entro la scadenza della verifica precedente: se passa la scadenza e la nuova verifica non è ancora stata effettuata, sei scoperto finché non viene eseguita la nuova verifica.

Quando devo fare una verifica straordinaria?

Se modifichi il tuo impianto in modo sostanziale, devi affidare ad un Organismo l’incarico di effettuare una verifica straordinaria della messa a terra.

Periodicità della verifica in un negozio

La verifica della messa a terra va fatta ogni 2 anni se il negozio si trova in un centro commerciale, o in un outlet, oppure se il negozio ha una superficie > 400 m2, compreso il magazzino.

Periodicità della verifica in un estetista

In un negozio di estetica la verifica della messa a terra va fatta ogni 2 anni perché gli estetisti sono equiparati agli ambienti medici.

Periodicità della verifica se c’è una centrale termica

Se l’azienda ha una centrale termica, la verifica della messa a terra va fatta ogni 2 anni se la centrale termica ha una potenza > 116 kW.

Periodicità della verifica in una palestra

La verifica della messa a terra va fatta ogni 2 anni se la palestra ha una superficie > 200 m2.

Fai attenzione

Clausole vessatorie

Controlla se nel contratto che hai con l’Organismo di verifica ci sono delle penali che ti impediscono di recedere in qualunque momento. Te ne accorgi subito, perché vedi che in fondo al contratto, hai firmato due volte.
Molti Organismi prevedono delle clausole che ti bloccano per un certo numero di verifiche o tempi stretti per la disdetta. Non hai nessun interesse a firmare clausole di questo tipo.
Le verifiche della messa a terra servono per garantire la sicurezza delle persone: sono un servizio delicato e devi quindi poter cambiare in ogni momento il tuo Organismo, se non ti fidi più.
Se il tuo contratto contiene delle clausole che ti bloccano, recedi immediatamente e affidati ad un Organismo che non prevede clausole vessatorie.
Ellisse non prevede, e non ha mai previsto, nessuna clausola vessatoria: se il cliente è contento resta con noi, se non è contento può abbandonarci in ogni momento.

Piccole imprese

Nelle piccole imprese spesso lavorano il titolare ed i suoi familiari. Se avviene un guasto ed il salvavita non funziona, a rischiare la vita sono dunque i familiari. È fondamentale che il salvavita funzioni: quando l’Organismo a cui ti sei affidato esegue la verifica della messa a terra, guarda che provi tutti i salvavita usando lo strumento di misura (non basta schiacciare il tasto di prova). Se affidi la verifica della messa a terra ad un Organismo serio e specializzato, lo farà senz’altro.

Condomini

I condomini senza la portineria (o un altro dipendente) non hanno l’obbligo della verifica della messa a terra.
Spesso gli impianti condominiali sono vecchi e poco sicuri e dunque, per garantire la sicurezza delle persone, conviene verificare la messa a terra: si tratta però di una scelta e non di un obbligo di legge.

Centri commerciali

In un centro commerciale il dispersore è unico per tutti i negozi. Un guasto in un negozio in cui non interviene il salvavita, mette dunque a rischio la sicurezza anche delle persone che si trovano negli altri negozi e nelle parti comuni del centro commerciale. Per questo è fondamentale che la Direzione del centro commerciale controlli che tutti i negozi eseguano periodicamente la verifica della messa a terra.

I controlli dell’INAIL

L’INAIL effettua verifiche a campione: quando denunci il tuo impianto di terra, puoi dunque ricevere una comunicazione nella quale l’INAIL ti informa che verrà a verificare il tuo impianto.
L’INAIL può inoltre controllare che effettui la verifica della messa a terra entro la scadenza: per l’INAIL è facile individuare le aziende irregolari, perché può  effettuare il controllo mediante il semplice incrocio di dati interni (cioè già in possesso di tale Istituto).

Il verbale di verifica

Se il tuo impianto non è sicuro e, ciononostante, hai un verbale di verifica della messa a terra positivo, tale verbale non ti serve a nulla: non garantisce la sicurezza e non ti esonera da responsabilità penali per un infortunio sull’impianto. In pratica hai sprecato il tuo denaro.

Telefonata o visita con minacce

Se ricevi una telefonata, o una visita, in cui qualcuno che non conosci ti dice che se non fai immediatamente la verifica della messa a terra, ti viene interrotta l’alimentazione elettrica o ti viene fermata l’attività o ti viene erogata una sanzione, diffida sempre.
Chiama subito il tuo elettricista di fiducia e gestisci la situazione insieme a lui.

Clausole vessatorie

Controlla se nel contratto che hai con l’Organismo di verifica ci sono delle penali che ti impediscono di recedere in qualunque momento. Te ne accorgi subito, perché vedi che in fondo al contratto, hai firmato due volte.
Molti Organismi prevedono delle clausole che ti bloccano per un certo numero di verifiche o tempi stretti per la disdetta. Non hai nessun interesse a firmare clausole di questo tipo.
Le verifiche della messa a terra servono per garantire la sicurezza delle persone: sono un servizio delicato e devi quindi poter cambiare in ogni momento il tuo Organismo, se non ti fidi più.
Se il tuo contratto contiene delle clausole che ti bloccano, recedi immediatamente e affidati ad un Organismo che non prevede clausole vessatorie.
Ellisse non prevede, e non ha mai previsto, nessuna clausola vessatoria: se il cliente è contento resta con noi, se non è contento può abbandonarci in ogni momento.

Piccole imprese

Nelle piccole imprese spesso lavorano il titolare ed i suoi familiari. Se avviene un guasto ed il salvavita non funziona, a rischiare la vita sono dunque i familiari. È fondamentale che il salvavita funzioni: quando l’Organismo a cui ti sei affidato esegue la verifica della messa a terra, guarda che provi tutti i salvavita usando lo strumento di misura (non basta schiacciare il tasto di prova). Se affidi la verifica della messa a terra ad un Organismo serio e specializzato, lo farà senz’altro.

Condomini

I condomini senza la portineria (o un altro dipendente) non hanno l’obbligo della verifica della messa a terra.
Spesso gli impianti condominiali sono vecchi e poco sicuri e dunque, per garantire la sicurezza delle persone, conviene verificare la messa a terra: si tratta però di una scelta e non di un obbligo di legge.

Centri commerciali

In un centro commerciale il dispersore è unico per tutti i negozi. Un guasto in un negozio in cui non interviene il salvavita, mette dunque a rischio la sicurezza anche delle persone che si trovano negli altri negozi e nelle parti comuni del centro commerciale. Per questo è fondamentale che la Direzione del centro commerciale controlli che tutti i negozi eseguano periodicamente la verifica della messa a terra. 

I controlli dell’INAIL

L’INAIL effettua verifiche a campione: quando denunci il tuo impianto di terra, puoi dunque ricevere una comunicazione nella quale l’INAIL ti informa che verrà a verificare il tuo impianto.
L’INAIL può inoltre controllare che effettui la verifica della messa a terra entro la scadenza: per l’INAIL è facile individuare le aziende irregolari, perché può  effettuare il controllo mediante il semplice incrocio di dati interni (cioè già in possesso di tale Istituto).

Il verbale di verifica

Se il tuo impianto non è sicuro e, ciononostante, hai un verbale di verifica della messa a terra positivo, tale verbale non ti serve a nulla: non garantisce la sicurezza e non ti esonera da responsabilità penali per un infortunio sull’impianto. In pratica hai sprecato il tuo denaro.

Telefonata o visita con minacce

Se ricevi una telefonata, o una visita, in cui qualcuno che non conosci ti dice che se non fai immediatamente la verifica della messa a terra, ti viene interrotta l’alimentazione elettrica o ti viene fermata l’attività o ti viene erogata una sanzione, diffida sempre. Chiama subito il tuo elettricista di fiducia e gestisci la situazione insieme a lui.

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Vuoi vedere con i tuoi occhi cosa può succedere?

Scrivici a info@ellisse.org o chiamaci al numero 011.661.82.61

Ti mostreremo video brevi (15–30 secondi) con i casi reali più comuni che riscontriamo.

Ti spiegheremo in modo semplice perché si tratta di non conformità e quali rischi comportano.

Ellisse: specialisti nelle verifiche di messa a terra

Siamo specializzati. Siamo seri e competenti.

Eseguiamo ogni anno, in tutta Italia, decine di migliaia di verifiche, con tecnici specializzati.

Affida a noi la tua sicurezza.

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